I posaceneri, fino a pochi anni fa presenti e ostentati nelle nostre case, ora rimossi quali simbolo del vizio, sono stati oggetto di studio, progettazione, espressione di un’estetica che ha concesso ai designer una vastità di opzioni, di scelta tra forme, colori, materiali utilizzati, tecniche costruttive, difficilmente riscontrabili in altri oggetti di uso quotidiano, consentendo ad ognuno di poter esprimere una sintesi del proprio pensiero in questi oggetti, che osservati al di la della loro destinazione d’uso ci permettono una lettura della storia del design inusuale e accattivante.

Gli studenti della scuola “IL TEATRO DELLA MODA” si sono ispirati ai posaceneri facenti parte della collezione di Francesco Rivolta per disegnare una camicia. La camicia, è un capo dalle origini molto antiche, che ci dà la possibilità di esprimere la qualità e la tecnica di alta sartoria in un indumento unisex.

I giovani fashion designer hanno scelto il posacenere in base alla loro sensibilità e di conseguenza il designer su cui approfondire il proprio lavoro: Giò Ponti, Bruno Munari, Ettore Sottsass, Joe Colombo, Anna Castelli Ferrieri, tra i principali protagonisti del made in Italy, diventano lo spunto per lavorare sulla proporzione, l’armonia, l’essenza di qualcosa che travalica le mode, diventando un valore senza tempo, come nell’arte classica.

I capi sono stati realizzati con l’intento di unire la bellezza con la funzionalità e creare una forma esteticamente bella sia in relazione al corpo sia come forma a sé stante. La camicia attraverso la cura dei dettagli è diventata uno strumento che interpretando lo stile italiano, esprime un concetto, una visione e le emozioni dei ragazzi.

 

“MADE IN ITALY”

Dal Posacenere alla Camicia

a cura di Mahnaz Ekhtiary

 

presso Laboratorio V I.P

Via Menabrea, 6 Milano

Dal 6 al 12 giugno, dalle 17 alle 20