Il Teatro della Moda

Leonardo prigioniero del volo

Mostra presso Palazzo Morando | Costume Moda Immagine

Trenta abiti di alta sartoria, vere e proprie “sculture di tessuto” ispirate al genio di Leonardo, realizzate dagli artigiani della grande moda italiana, artisti, pittori, da un gruppo di detenuti della II Casa di reclusione Milano-Bollate, impegnati in progetti sartoriali, e gli allievi dell’istituto Il Teatro della Moda.

In occasione del 500esimo anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ha ospitato dall’11 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020 la mostra “Leonardo prigioniero del volo”, un omaggio al simbolo del Rinascimento, alle sue opere e invenzioni patrimonio dell’immaginario collettivo, attraverso una selezione di pezzi unici la cui realizzazione sposa la finalità artistica a quella sociale. Tutti gli abiti esposti sono infatti messi all’asta a sostegno della Casa Sollievo Bimbi, il primo hospice pediatrico in Lombardia per l’accoglienza di minori gravemente malati e il sostegno alle loro famiglie aperto ad aprile 2019 da VIDAS, associazione che da 37 anni offre gratuitamente cure e assistenza ai malati inguaribili.

Inserita nel palinsesto “Leonardo 500”, organizzata dalla II Casa di Reclusione di Milano Bollate e in collaborazione con Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, Comune di Milano, su iniziativa della presidente della Commissione Lavoro, Sviluppo Economico, Attività produttive, Commercio, Risorse Umane, Moda e Design Laura Specchio, la mostra “Leonardo prigioniero del volo” è un viaggio attraverso la creatività leonardesca in ogni suo aspetto, dalle geometrie ai materiali, dall’audacia della creazione al sogno, irrealizzabile, del volo che fu prigione per l’uomo e l’artista in una circolarità d’intenti che unisce moda, arte e sociale.

Alla realizzazione della mostra hanno inoltre contribuito Il Teatro della Moda, che ha messo a disposizione del progetto la propria consulenza tecnico artistica oltre che alcuni suoi allievi quali soggetti attivi nella creazione degli abiti, e la onlus Catena in Movimento, a capo del laboratorio sartoriale presente all’interno della II Casa di Reclusione di Milano Bollate.